The Last Word: un cocktail che non vuole essere dimenticato 🍸✨

Author

mixBooze

Pubblicato il May 8, 2025

Classico
Amaro
Dolce
Sour
Erbaceo
Aperitivo
Primavera
Estate
Cold without ice
Shakerato
Gin
Liquore

Un cocktail Last Word di colore verde pallido servito in una coppa da cocktail.

Introduzione ✨

The Last Word è un cocktail che merita davvero l'ultima parola in qualsiasi conversazione sui cocktail. Questa brillante bevanda verde offre un perfetto equilibrio di sapori dolci, aspri, erbacei e alcolici che danzano sul palato con notevole armonia. The Last Word è sofisticato e accessibile allo stesso tempo, un cocktail che sussurra dei locali clandestini dell'era del proibizionismo mentre grida la sua rilevanza agli appassionati di cocktail artigianali moderni.

Una storia avvolta nel dramma dell'alcol 🕵️♂️

Creato originariamente al Detroit Athletic Club intorno al 1915, The Last Word ha avuto il suo momento di gloria prima che il Proibizionismo gettasse un'ombra sulla cultura del bere in America. Il cocktail fu documentato per la prima volta nel libro sui cocktail di Ted Saucier del 1951 "Bottoms Up", ma poi scomparve misteriosamente dai menu dei bar per decenni, dando ai baristi l'ultima risata mentre guardavano i clienti lottare per trovare questo gioiello nascosto.

Facciamo un salto in avanti al 2004, quando il barista di Seattle Murray Stenson riscoprì questo classico dimenticato sfogliando il polveroso tomo di Saucier. Stenson lo aggiunse al menu dello Zig Zag Café e, proprio così, The Last Word tornò a parlare. Improvvisamente, tutti volevano assaggiare questo cocktail "zombie", a dimostrazione che il buon gusto non muore mai.


Ricetta: come evocare lo spirito degli anni '20 🧙♂️

Ingredienti (per 1 porzione)

Ingrediente Misura
Gin ¾ oz (22,5 ml)
Chartreuse Verde ¾ oz (22,5 ml)
Liquore Maraschino ¾ oz (22,5 ml)
Succo di Lime Fresco ¾ oz (22,5 ml)
Ghiaccio Quanto basta
Guarnizione (facoltativo) Fetta di lime o ciliegia sotto brandy

Istruzioni

  1. Unire tutti gli ingredienti in uno shaker riempito con ghiaccio.
  2. Agitare energicamente fino a raffreddare bene.
  3. Filtrare in un bicchiere da cocktail freddo.
  4. Guarnire con una ciliegia sotto spirito, se lo si desidera.

Decodificare il fascino classico del Last Word 🧩

Il fascino del Last Word risiede nella sua armoniosa miscela di sapori: le note botaniche del gin, la complessità erbacea della Chartreuse Verde, il dolce sapore di nocciola del liquore Maraschino e la vivace freschezza del succo di lime. Tutto in perfetta armonia. È come una rissa da bar che finisce con un abbraccio di gruppo

Curiosità per stupire i tuoi amici 🤯

  • Eleganza in parti uguali: The Last Word fa parte di una famiglia di cocktail noti per la loro composizione in parti uguali, che li rende incredibilmente facili da ricordare, anche dopo averne bevuto uno di troppo.
  • Origini del nome: alcuni dicono che il cocktail abbia preso il nome dal fatto che dopo averlo bevuto si rimane così impressionati da non avere altro da dire.
  • Affari di monaci: la Chartreuse Verde è prodotta dai monaci certosini utilizzando una formula segreta di 130 erbe, piante e fiori. Quindi, tecnicamente, ogni volta che bevi un Last Word, stai sostenendo la tradizione monastica. Sentiti libero di usare questa giustificazione.

Ultimo sorso: The Last Word dimostra che a volte le affermazioni più eloquenti sono quelle più semplici. Quattro ingredienti, in parti uguali, piacere infinito. Caso chiuso: il cocktail ha parlato. 🥂